mercoledì 10 ottobre 2007

Discriminazioni

La laurea in Scienze Politiche costituisce accesso all'insegnamento solo se conseguita entro l'a.a. 2000/2001, come specificato in questo link del ministero cliccando su Titoli di ammissione con validità temporale. Titoli che hanno cambiato denominazione ovvero lauree soppresse. Di conseguenza non puoi effettuare neanche supplenze corrispondente a criteri di equità e pari opportunità che in base al d.m.39/98 e confermato dal d.m.22/05, la laurea in Scienze Politiche(classe 70 delle lauree specialistiche)non costituisca più titolo di accesso ai fini dell'insegnamento negli istituti di istruzione superiore?Invero,un piano di studi comprendente esami di Storia Moderna,Contemporanea,Filosofia della Politica,Dottrine Politiche, Diritto Privato,Pubblico,Economia Politica ecc.ecc.,non va ritenuto competenza minimamente sufficiente per potere concorrere alla docenza delle discipline di Educazione civica-Storiche,Giuridico-Economiche,nella scuola italiana?
Che i laureati in Scienze Politiche,si trovino in una condizione di discriminazione, si evidenzia nel fatto che ad essi nemmeno è consentito di potere sostenere esami integrativi come disposto dal medesimo d.m.39/98 riguardo le lauree connotate da debito formativo per l’accesso all’insegnamento.

25 commenti:

silvana ha detto...

I laureati in Scienze Politiche dovremmo reagire duramente alla limitazione all'insegnamento. E' inaccettabile che, con piani di studio come i nostri, conteneti materie altamente qualificanti ( ricordiamo i nostri esami di Storia Moderna, Contemporanea, o i Diritti e quant'altro!),ci sia preclusa la possibilità di insegnare e quindi di trasferire ai discenti un "sapere" multidiciplinare. Sempre che questo costituisca, ancora oggi, un valore aggiunto nei processi formativi!!
Chiediamo l'appoggio dell'Associazione dei Dottori in Scienze Politiche, affinchè si possa difendere , anche su questo fronte, una Laurea che nell'immaginario comune è ancora considerata di serie B.

Dr. Vesci ha detto...

Sono un laureato in Scienze politiche, ma in costanza di efficacia del titolo ai fini dell'insegnamento; trovo comunque effettivamente ingiustificata ed ingiustificabile la rilevata discriminazione, specie in considerazione della concreta multidisciplinarietà del corso di studi e del suo comparato miglior valore, anche e soprattutto a fini didattici!!
I tempi moderni, con le contraddizioni che lo distinguono e che enfatizzano l'esigenza di riscoprire i valori contenuti nei principi inviolabili di costituzionale memoria e quelli della famiglia come principi fondanti del vivere civile, fondanti in definitiva di una società veramente libera; principi diffusamente, ma purtroppo da tutti solamente predicati, fanno della cultura e della didattica elementi strategici e della poliedrica formazione del personale docente, un passaggio cruciale.
L'Associazione che ci rappresenta, senza attendere l'empirica concorde verifica di singole posizioni, avrebbe dovuto far sua la lamentata discriminazione ed intervenire opportunamente nelle sedi opportune per la tempestiva rimozione dell'ingiustizia (ma spero e credo che lo abbia già fatto).
dott. Armando Vesci

arvesci@alice.it

miki ha detto...

CHIEDO SE QUALCUNO SA SE E COSA HA FATTO L'ASSOCIAZIONE PER NOI DOTT.DEL V.O ....
SONO STATE PRESE O ALMENO TENTATE INIZIATIVE DI TUTELA DA PARTE DELL'ASSOCIAZIONE???
CI SONO POSSIBILITà DI CAMBIARE LE COSE PER NOI AI FINI DELL'INSEGNAMENTO??
ORGANIZZIAMO UNA SPEDIZIONE A ROMA...

r.marino ha detto...

L' unione fa la forza, ma bisognerebbe fare seriamente rumore su questa faccenda dell' insegnamento negatoci; perchè l' a.n.do.s.p. non organizza, sotto le sue insegne, una bella manifestazione, sit- in, ecc. sotto le finestre del ministro Mussi?

Dr. Vesci ha detto...

Condivido l'idea del sit-in!!!
Credo (e ribadisco il concetto) che mai come in questa difficile fase politica del Paese, si renda indispensabile di poter disporre di personale docente altamente e specificatamente qualificato!!!
Ci attendiamo una tempestiva convocazione per concordare tempi e luogo della suggerita e necessaria manifestazione!!!
Frattanto e cordialmente,Pacifico

r.marino ha detto...

allora a quando questo sit-in? l' ass.do.s.p.è daccordo? attendiamo risposte........

Dr. Vesci ha detto...

Però, ragazzi, riflettendoci meglio non mi sembra possa avere molta efficacia -nel senso che ci interessa (la rimozione della lamentata discriminazione)- l'isolata protesta della nostra categoria, pur se fosse anche sostenuta dall'ANDOSP!
Il provvedimento che anni addietro l'ha determinata, nel più assoluto silenzio di tutti gli attori coinvolti, vide certamente anche consapevoli tutte le facoltà universitarie italiane, e dunque pure quelle presso le quali stavano ancora studiando per laurearsi Silvana, Miki, R.Marino, etc...
La, pressocchè omertosa, complicità di quelle Istituzioni (evidentemente mirata ad evitare che si verificassero inevitabili defezioni e/o drastici cali delle immatricolazioni),mi sembra dia un'immagine ben diversa e più complessa del problema che ci riguarda!
Credo che l'agognato ripristino di condizioni -per così dire- di normalità, non possa assolutamente prescindere dal concorde orientamento delle Facoltà universitarie danneggiate; solo con tale coralità -a mio giudizio-
si potrà più attendibilmente sperare in qualche risultato.
Attendo l'illuminato parere dei colleghi su tale riflessione, oltre che eventuali suggerimenti su come provocare la necessaria sensibilizzazione delle Facoltà e
di altri soggetti che dovessero ritenersi coinvolti e/o coinvolgibili (i politici,stante la citata analisi retrospettiva, purtroppo non mi sembra!!Sic!!)
Saluti, pacifico.

r.marino ha detto...

Nessuna facoltà di scienze politiche d' Italia sta traendo beneficio da una diminuizione del numero degli iscritti derivante dalla svalutazione della laurea in questione,; lo ripeto il problema è essenzialmente politico; basta un DM di 10 parole, allora lo vogliamo sollecitare .......

Dr. Vesci ha detto...

Ascolta R.Marino: ma chi credi che debba adottarlo questo D.M. risolutorio? Mi sembra di cogliere -come dire- una sprovvedutezza che mal si coniuga con la profonda conoscenza del funzionamento delle istituzioni politiche che tipica è invece dei colleghi. Capisco che si tratti di questione di particolare importanza e che se ne "pretenderebbe" l'esame e la soluzione immediata; capisco anche e benissimo che tale situazione di ansietà porti a mal valutare il problema ed a vederne una soluzione vicinissima; non credo che sia purtroppo così!!
Ma, lungi da me l'idea di essere depositario della interpretazione più corretta; mi aspetto però che si passi a discuterne con maggiore "ponderazione", con lo scopo di trovare al più presto una strategia condivisibile!
Forse, più numerosi colleghi dovrebbero rompere gli indugi ed esprimere -sul tema- un loro personale parere! L'autore del blog potrebbe aiutarci in tal senso? L'Associazione, potrebbe fornirci il suo autorevole giudizio sull'argomento e -ove d'accordo,eventualmente- darci indicazioni sui prossimi passi da compiere?(assieme, ovviamente).
In attesa di leggerVi, anche se fossero solo critiche perchè pur sempre costruttive, cordialmente
pacifico

Dr. Vesci ha detto...

Ascolta R.Marino: ma chi credi che debba adottarlo questo D.M. risolutorio? Mi sembra di cogliere -come dire- una sprovvedutezza che mal si coniuga con la profonda conoscenza del funzionamento delle istituzioni politiche che tipica è invece dei colleghi. Capisco che si tratti di questione di particolare importanza e che se ne "pretenderebbe" l'esame e la soluzione immediata; capisco anche e benissimo che tale situazione di ansietà porti a mal valutare il problema ed a vederne una soluzione vicinissima; non credo che sia purtroppo così!!
Ma, lungi da me l'idea di essere depositario della interpretazione più corretta; mi aspetto però che si passi a discuterne con maggiore "ponderazione", con lo scopo di trovare al più presto una strategia condivisibile!
Forse, più numerosi colleghi dovrebbero rompere gli indugi ed esprimere -sul tema- un loro personale parere! L'autore del blog potrebbe aiutarci in tal senso? L'Associazione, potrebbe fornirci il suo autorevole giudizio sull'argomento e -ove d'accordo,eventualmente- darci indicazioni sui prossimi passi da compiere?(assieme, ovviamente).
In attesa di leggerVi, anche se fossero solo critiche perchè pur sempre costruttive, cordialmente
pacifico

r.marino ha detto...

caro Pacifico forse non ti è ben chiaro cosa sia un DM: provvedimento amministrativo di natura politica quindi contingente; illuminaci tu con una via "ponderata" alla risoluzione del problema.....

Dr. Vesci ha detto...

Riesaminiamo il problema; questa volta -però- spero non ci lasciate da soli ad una sterile dialettica senza sbocchi!!!
Un D.M. è un provvedimento amministrativo che adotta il sig.Ministro, ma nell'ambito del programma di governo e comunque non senza il "consenso" della coalizione (e, nella delicatissima fattispecie e stante -lo ripeto- l'analisi retrospettiva di cui ad un mio precedente intervento, anche credo proprio con l'accordo dell'opposizione)! Chi si rese responsabile della soppressione della ns.laurea -a far tempo dai titoli conseguiti dopo l'anno accademico 2000-'01- non ci è dato precisamente di sapere; ciò che è certo, comunque, è che fu proprio la stessa classe politica attuale a deciderlo; e,lo ribadisco desumendolo dal fatto concludente che nessun Ateneo ne ha sinora parlato, con la assurda complicità delle facoltà e dei soggetti che le coordinano!!
Un tale provvedimento non agevola ma danneggia quelle Istituzioni; ecco perchè riflettevo che quel loro silenzio fosse funzionale ad evitare che si verificassero cambi di facoltà e quant'altro.
Secondo me non c'è alcun dubbio: se vogliamo ottenere efficacia da una eventuale manifestazione, dobbiamo ricercare ed ottenere l'appoggio del mondo universitario dal quale -con l'occasione- cercare di capire quale fu la ragione di quel loro supino accondiscendere (perchè loro certamente sapevano quanto stava accadendo)! Avrebbero, già allora, potuto coinvolgere il mondo studentesco orientando l'opinione -anche politica- a soprassedere; non lo fecero ed anzi tacquero anche con coloro che stavano per conseguire la laurea e che magari immaginavano di poter accedere all'insegnamento (Silvana, Miki,R.Marino, ecc...)! Come mai?
Spero (scherzosamente) di averVi illuminato; aspetto Vostre considerazioni ma anche,soprattutto e finalmente proposte sul da farsi!
Cordialmente, pacifico.

r.marino ha detto...

Caro pacifico sinceramente confidavo in una tua maggiore competenza; ma se davvero credi che per adottare un DM occorrano consensi a destra, a manca, al centro e all'interno della propria coalizione allora altro che illuminarci......altro discorso è poi se l' auspicabile decreto in questione passerebbe il vaglio dela magistratura amministrativa, ma non andiamo troppo avanti.
Comunque il ministro che dovrebbe firmare il decreto è ovviamente quello in carica e dal mio modesto punto di vista l' unico modo per far entrere la faccenda nella sua agenda è quello di farci sentire nei modo gia da me proposti, perchè ad oggi il problema non esiste se non per noi e per il nostro blog altoronde non mi sembre siano state

Dr. Vesci ha detto...

In attesa di commenti e/o pareri e/o suggerimenti sulla stigmatizzata discriminazione, mi sono preso -come dire- la libertà di rivolgere alla CRUI una nota elettronica con la quale, comunicandoLe la fonte del nostro malcontento e l'idea di organizzare una manifestazione di protesta a Roma(forse, chissà, anche sostenuta dall'ANDOSP), ho invocato l'efficacissimo e -a mio modestissimo avviso- irrinunziabile appoggio dell'Istituzione Universitaria.
E' ovvio che segnalerò il contenuto dell'eventuale riscontro da parte di tale autorevole Organismo.
Frattanto, cordiali saluti da pacifico.

comitato.scienzepolitiche ha detto...

Salve, volevo informarvi che è nato un comitato che si occupa della questione. Sono state intraprese numerose iniziative: interrogazione parlamentare; contatti ed interazioni continue con i Presidi delle varie facoltà etc..

http://comitatoscienzepolitiche.spaces.live.com/

comitato.sc.pol@hotmail.it

comitato.sc.pol ha detto...

E’ nato un COMITATO a difesa ei nostri diritti. Questi ha già intrapreso diverse iniziative (interrogazione parlamentare, contatti con i presidi delle facoltà etc..).

http://comitatoscienzepolitiche.spaces.live.com

comitato.sc.pol@hotmail.it

comitato.sc.pol ha detto...

E’ nato un COMITATO a difesa ei nostri diritti. Questi ha già intrapreso diverse iniziative (interrogazione parlamentare, contatti con i presidi delle facoltà etc..).

http://comitatoscienzepolitiche.spaces.live.com

comitato.sc.pol@hotmail.it

luciaF ha detto...

L'unione fa la forza, sono venuta a conoscenza della discriminazione verso la laurea in SP solo una volta laureata, dobbiamo pubblicizzare il problema...
mi è stato consigliato di conseguire un'altra laurea per poter insegnare, come se fosse una passeggiata laurearsi!

Dr. Vesci ha detto...

Le indicazioni fornite da luciaf, danno "l'esatto spaccato" del contesto in cui dovremmo muoverci; è proprio come immaginavo e -del resto- non poteva essere altrimenti! sic!
Spero di non chiedere molto se domando (siete tutti d'accordo?) di comunicarci magari periodicamente e per "default" il contenuto delle iniziative promosse dal Comitato; credo che i nostri giovani colleghi vogliano comunque dare il massimo impulso alle possibili azioni, anche se le probabilità di riuscire credo siano purtroppo estremamente risicate (mi auguro di essere in errore)!
Vorrei comunque aggiungere la classica "ciliegina sulla torta" per dare una più compiuta descrizione del contesto nel quale ci troviamo; preciso che si è trattato di una esperienza diretta, peraltro verificabile dalla stessa ANDOSP sul cui forum avevo fornito notizia della rilevata "discriminazione" allo scopo di ottenere adesioni per la organizzanda manifestazione da più parti sollecitata.
Un unico commento alla mia citata notizia, da parte di un soggetto che si è permesso -senza scrupolo alcuno e senza "disturbo"- di commentare nel modo che dirò il "valore" della nostra laurea proprio dal sito della ANDOSP, l'associazione fra dottori in Scienze Politiche:
"al mio paese (questo lo stringato contenuto dell'offensivo commento) se non ricordo male, la laurea in scienze politiche è il corso di studi riservato ai ragionieri che si diplomano con 18/60"!!!!!!!
Spero che l'Associazione, nel dare massimo impulso ad ogni possibile iniziativa orientata alla rimozione della stigmatizzata incresciosità (coinvolgendoci direttamente, perchè -mi trovo assolutamente d'accordo- l'unione fa la forza), vorrà impedire che simili insulti possano essere ancora "candidamente" formulati proprio dal nostro sito da saccenti cultori ma solo della più grassa ignoranza!!!
Attendiamo di conoscere il contenuto e l'avvio delle agognate iniziative e, frattanto, cordialità da pacifico.

miki ha detto...

Forse, rispondendo al tizio che insulta i ragionieri diplomati col minimo dei voti che scelgono di fare scienze politiche al suo paese gli altri di cui fa parte forse pure lui hanno già la "minestra" pronta al termine degli studi ( avvocati,commercialisti ecc..)...CASTA e BARONATI

Dr. Vesci ha detto...

Ragazzi lo confermo; c'è qualcosa che non va! Se visionate i loro commenti sul sito del Comitato, mi intenderete meglio: i presidi delle nostre facoltà -più o meno tutti- che plaudono alle nascenti iniziative con le quali si dichiarerebbero d'accordo, che si dicono pressocchè all'oscuro dell'ingiustizia lamentata (come se l'istituzione che rappresentano fosse deputata al rilascio di patenti nautiche), che auspicano il successo del movimento ma solo guardandolo -come dire- da spettatori forse un pò interessati!!!
Ed il sig.Ministro ,cadendo dalle nuvole,(e questa classe politica -anche se a sorti alterne-
ricordiamolo, è quella che determina le sorti italiane ormai da più di un ventennio; nessuno, secondo me, può dunque non sapere!)che si dichiara all'oscuro della vicenda e "pronto" a rimediare!!!!
Il ns.collega Antonello Iovane ha ben inquadrato il difficile ed "ostico" contesto nel quale ci troviamo; lo ha reso evidente nel suo commento che condivido e sostengo!!!
Effettivamente, io credo, ci ritengono -a dir poco- piuttosto creduloni.
Si, è vero, è una nostra battaglia ma, almeno io credo, è anche e forse soprattutto la loro battaglia! Solo sposando questo loro diverso atteggiamento, come dire "solo costituendosi parte civile" nelle azioni orientate alla tutela dei nostri (e dei loro)diritti, i Presidi potranno risultare gli attori credibili che "il copione" li vorrebbe!!!
Contattiamoci, anche personalmente, per i pareri ed i suggerimenti del caso; daremo ad Antonello Iovane ed agli altri responsabili del Comitato la maggiore determinazione necessaria.
Come sempre cordialmente, pacifico.
arvesci@alice.it

Dr. Vesci ha detto...

Ragazzi lo confermo; c'è qualcosa che non va! Se visionate i loro commenti sul sito del Comitato, mi intenderete meglio: i presidi delle nostre facoltà -più o meno tutti- che plaudono alle nascenti iniziative con le quali si dichiarerebbero d'accordo, che si dicono pressocchè all'oscuro dell'ingiustizia lamentata (come se l'istituzione che rappresentano fosse deputata al rilascio di patenti nautiche), che auspicano il successo del movimento ma solo guardandolo -come dire- da spettatori forse un pò interessati!!!
Ed il sig.Ministro ,cadendo dalle nuvole,(e questa classe politica -anche se a sorti alterne-
ricordiamolo, è quella che determina le sorti italiane ormai da più di un ventennio; nessuno, secondo me, può dunque non sapere!)che si dichiara all'oscuro della vicenda e "pronto" a rimediare!!!!
Il ns.collega Antonello Iovane ha ben inquadrato il difficile ed "ostico" contesto nel quale ci troviamo; lo ha reso evidente nel suo commento che condivido e sostengo!!!
Effettivamente, io credo, ci ritengono -a dir poco- piuttosto creduloni.
Si, è vero, è una nostra battaglia ma, almeno io credo, è anche e forse soprattutto la loro battaglia! Solo sposando questo loro diverso atteggiamento, come dire "solo costituendosi parte civile" nelle azioni orientate alla tutela dei nostri (e dei loro)diritti, i Presidi potranno risultare gli attori credibili che "il copione" li vorrebbe!!!
Contattiamoci, anche personalmente, per i pareri ed i suggerimenti del caso; daremo ad Antonello Iovane ed agli altri responsabili del Comitato la maggiore determinazione necessaria.
Come sempre cordialmente, pacifico.
arvesci@alice.it

altam ha detto...

Caro direttore,
Le scrivo questa mia lettera per aggiornarla sulla vicenda relativa all’esclusione dei laureati in s.politiche che hanno conseguito il titolo dopo l’anno accademico 2000.01, dalla selezione per la siss. In una parola, neanche la possibilità di provare ad essere insegnanti. E’ proprio così, come ha reso noto lei, alcuni mesi addietro, pubblicando cortesemente la mia lettera .In italia un laureato in ns.politiche, secondo quanto disposto da questo decreto vergogna, dm. 30-01-1998 n 39, non può insegnare dopo aver sostenuto i seguenti esami:Dir. Pubblico, Storia dottrine politiche, Storia moderna, Diritto italiano costituzionale e comparato, Diritto privato, sociologia, politica economica e finanziaria, lingua francese, diritto amministrativo, diritto del lavoro, diritto sindacale, storia delle istituzioni politiche, scienza dell’amministrazione, diritto ecclesiastico italiano e comparato, contabilità dello stato e degli enti pubblici, diritto processuale civile e amministrativo, storia dell’amministrazione pubblica, diritto e procedura penale, diritto regionale, lingua spagnola, economia politica, statistica.E’ nato un comitato e una petizione on line, per combattere questo decreto palesemente anti-costituzionale. Molti presidi di facoltà si stanno mobilitando, e probabilmente si proporranno dei ricorsi. Il comiitato si sta radicando con dei coordinatori per ogni regione. Grazie per la sua sensibilità e se può dia risalto a questa iniziativa, coinvolgendo il Prof. Ennio Triggiani preside di s politiche a bari attraverso un’intervista. Grazie,


Altamura, 9-02 2008 Dott. Filippo Lemma



Cell.3288958734
e-mail lemmafilippo@libero.it

Andrea ha detto...

Sono laureato in scienze politiche, vecchio ordinamento, nell'anno 2006.
Ho iniziato ad insegnare un anno prima di laurearmi, come professore di economia-diritto ed inglese in una scuola privata professionale. Mi sono subito appassionato al lavoro (nonostante lo scarsissimo stipendio e il pagamento...dilazionato di 5 mesi!) Ho scoperto poi che la scuola era disonesta e dopo 2 mesi ho lasciato il lavoro. Ho trovato un posto da supplente di sostegno in una scuola pubblica. Anche quell'esperienza mi piace molto: lo trovo utile e gratificante.
Poi mi laureo e scopro che...NON POSSO INSEGNARE! Per quel maledetto decreto che ormai tutti conoscete (il d.m.39/98 confermato dal d.m.22/05). Ma non ci voglio credere, così contatto segreterie delle università, delle scuole medie pubbliche, l'ufficio provinciale della scuola... tutti mi dicono cose diverse! Qualcuno che dovrei fare esami integrativi per avere classe di concorso, qualcuno che dovrei prendere una laurea specialistica, qualcun'altro che dovrei ricminciare da capo!
Contatto anche la professoressa Franzoni (moglie di Romano Prodi e insegnante alla facoltà di scienze politiche di Bologna), presente nella mia commissione di laurea. Gentilmente mi risponde che le spiace ma sembra proprio che noi laureati in scienze politiche non possiamo insegnare....
Il preside di una facoltà mi dice che è stato chiesto al ministero di revocare il decreto ma, dato che il Governo sta per cadere...
Contatto la segreteria della stessa università e mi si consiglia di FARE PRESSIONI AFFINCHE' TALE DECRETO VENGA REVOCATO.
Fare pressioni? IO?! E a chi?

Nel frattempo cerco di informarmi sui corsi di laurea specialistica delle facoltà di economia e legge. Quali danno accesso alla Ssis?
Morale: impossibile avere una risposta ad una domanda così semplice! Contatto i coordinatori degli stessi corsi (facoltà di Milano, Verona, Brescia...) e quasi nessuno mi sa rispondere! Alcuni addirittura non hanno idea di cosa sia la Ssis!

Intanto, spedendo circa 1500 curriculum in un anno, ho la possibilità di fare altri lavori: montatore nei supermercati (di notte), impiegato in posta (contratto di 25 giorni), insegnante di italiano per stranieri presso un'agenzia per il lavoro (a QUATTRO EURO L'ORA, versati 120 giorni dopo il lavoro)...
Ogni tanto qualche scuola pubblica mi chiama per delle supplenze (più o meno una settimana ogni tre mesi), di sostegno o lettere. Mi basta per rendermi conto di quanto mi piaccia questo lavoro e di quanto sia portato a farlo, a differenza di qualcun altro che è a scuola solo perchè è comodo.

Solo che non posso farlo. A causa di quel decreto.
Ma quanto durerà ancora?
La laurea in scienze politiche serve a qualcosa o è solo... cultura personale?

Grazie per l'attenzione
Andrea
Brescia

Daniela,lamezia t. ha detto...

ciao a tutti sapevate la novità?
i dottori in scenze politiche non solo non possono insegnare ma non possono più diventare commercialisti!!! davvero mi sembra troppo e ingiusto...non capisco perchè cè l'hanno con noi....io mi sono laureata in sc.pol. indirizzo amministrativo nel a.a.06'07 e il mioo pallino era quello dell'insegnamento ma dopo tanti anni di studio soldi spesi sacrifici per i miei e per me fuori casa ecco il bel servito..tutti i sogni bouf!!svaniti nel nulla!! ma mi chiedo per chi ci hanno presi per deficenti..su questo possiamo urlarlo a4venti che la laurea in sc.pol. ti forgia bene culturalmente, io sono stata sempre sfigata ma mai pensavo a sto punto!!e purtroppo è un anno che cerco e non trovo niente.mi vedo coetanei di altre facoltà avere un posto come insegnante da 1 anno e io al sud donna con una laurea che giorno per giorno la sminuiscono che posso fare ci vorrebbe altro che una manifestazione una rivolta!!! spero che con queste nuove elzioni non si dimenticano di noi e ci restituiscono i nostri diritti (ovviamnti in tempi brevi anche perchè non penso che ci sia una ondata di insegnamenti come quest'anno) spero in notizie positive fatemi sapere...che delusione che rabbia!!!